Matrimonio imposto



Oggi ci facciamo una passeggiata in provincia di Firenze, andiamo a Sesto Fiorentino per incontrare Daniela Serpotta
La nostra amica si definisce una verace donna del Sud. E’ sposata ha due splenditi figli e tra le altre cose, è dirigente di una squadra femminile di pallavolo. 
Oltre alla famiglia, le sue passioni sono la storia e i libri. 
Scendiamo nel dettaglio. 

-Ciao Daniela, cos’è per te la lettura?
“Leggere mi aiuta e mi consola nei momenti più bui e mi rallegra in quelli di gioia. 
Adoro fare ricerche su eventi accaduti nel passato e ho una curiosità morbosa per i passaggi e i personaggi che hanno segnato la nostra storia.
Per il momento ho pubblicato solo due romanzi IO VOGLIO SOLO TE e MATRIMONIO IMPOSTO con Dri editore. Un gruppo meraviglioso che mi ha fornito la straordinaria opportunità di farmi conoscere. La scelta dell’ambientazione per entrambi è stata il risorgimento italiano. Un periodo storico esaltante dal punto di vista culturale e formativo.”
-Qual è il tuo libro preferito? 
“Ho moltissimi libri che amo rileggere fino a quasi consumarne le pagine. 
Come tutti, adoro Jane Austen ma mi piacciono anche Oscar Wilde, Shakespeare, Manzoni, Dickens, la Baronessa Orczy, Lisa Kleypas e altri. Diciamo che sono votata a commedie e storie a lieto fine. Ogni libro che ho amato ha segnato un periodo della mia vita. 
I promessi sposi e La primula rossa nell’adolescenza.
Molto rumore per nulla e Come vi piace nella giovinezza.
Sognando te, un marito ideale e altri da adulta.”
-Da cosa nasce l’esigenza di scrivere un libro?  
“Ho scritto questi romanzi perché l’amore, la passione e la storia fanno parte del mio essere. Mi piace anche pensare di poter rendere interessanti delle vicende fondamentali della storia italiana avvolte in un’atmosfera romantica.”
-Cosa hai provato nel vedere la tua opera finita?
“Sollievo. Quando lavoro vengo assorbita totalmente da una storia e mettere la parola fine vuol dire ritornare alla realtà che è densa di cose da fare.”
-Quel è stata la più grande difficoltà nello scrivere?
“Nel mio caso, che scrivo all’interno di periodi storici, è di essere in linea con quanto è avvenuto nel passato e coordinare date, stagioni e eventi.” 
-Quanto tempo è passato dall’idea alla pubblicazione?
“Qualche anno. Non è facile trovare chi può riporre fiducia in te. Per conto mio, sono stata fortunata a trovare il mio favoloso editore.”
-Se dovessi definire il tuo libro con un aggettivo?
“Ti parlerò dell’ultimo libro che ho scritto MATRIMONIO IMPOSTO e userò la parola Avvincente.”
-Ci descrivi un po’ di cosa parla?
“Siamo nel 1858-1859, il protagonista è un nobile piemontese, il marchese Enrico Prever. 
Egli è conosciuto in Lombardia, ancora sotto il dominio austriaco, come uno spensierato libertino. In realtà, lavora per il primo ministro Cavour come spia. 
Nel bel mezzo di un’indagine, il marchese viene informato di essere stato fidanzato dalla famiglia con la contessina Caterina Belgioioso, appartenente all’altolocata nobiltà milanese. 
La ragazza è intraprendente e ha il fermo proposito di aiutare un amico in difficoltà e la causa della liberazione. Ma, la tenacia e l’imprudenza che la caratterizzano, la porteranno a mettersi nei guai con sommo dispiacere del suo fidanzato.”
-Sei soddisfatto dell’opera?
“Adoro questa storia e la mia eroina. A volte vorrei immedesimarmi in lei, anche se la differenza di età incomincia a farsi sentire.” 
-Se tornassi indietro di qualche giorno/mese, quale errore non faresti?
“Vorrei essere solo meno impulsiva ma non vorrei correggere grandi cose. Sono testarda e credo fermamente nella consapevolezza delle proprie azioni.”
-Quanto ti è stata d’aiuto la casa editrice per l’editing, la promozione del libro, ecc.?
“La mia casa editrice mi è stata vicina, mi ha supportata e si è resa sempre disponibile, in particolare Thomas è un uomo di grande statura. (e non intendo l’altezza)” 
-Scriverai ancora? Hai già un’idea?
“Ne ho molte che sto sviluppando contemporaneamente…”
-Pensi che i tuoi libri potrebbero avere un fine oltre a intrattenere il lettore?
“La storia non è importante solo per conoscere i fatti e le date delle epoche passate, ma per descriverne i costumi e i comportamenti. Nei miei libri cerco di riportare tutto ciò prendendo spunto dai libri, giornali, le opere liriche, le vite degli uomini e delle donne che si sono distinti.”
Buona lettura!

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