ASSIST: un giallo per rivivere gli anni '80





 di Andrea Ardini 

Ma quanto sono stati belli gli anni ’80? Gli anni del boom economico, gli anni del walkman dalle cuffie arancioni, della granita che costava poche centinaia di lire, di quando si andava al mare con l’autostop, di quando si faceva tardi la sera e nessuno poteva chiamarti perché il cellulare non esisteva. 
Massimo Starita nel suo ultimo romanzo “Assist” rivive quegli anni, ambientando nella sua Larino un fatto di cronaca, le relative indagini e tutti gli intrecci tipici di un giallo. Abbiamo intervistato l’autore a pochi giorni dall'uscita del suo romanzo targato Nino Bozzi editore. 

-È ufficiale: hai preso il virus dello scrittore, non è vero? 
“Ah Ah Ah. Credo proprio di si, ammetto che mi piace scrivere tanto quanto leggere.” 

-Dove si trova il tempo per scrivere? 
“Tutto il mio tempo libero lo dedico alla scrittura. In questo devo ringraziare molto mia moglie che è estremamente comprensiva avendo due bambini piccoli, quando posso mi “rifugio” in un angolo e scrivo. Forse è uno dei pochi lati positivi di questo periodo assurdo, essendo diminuite le occasioni per uscire ho più tempo da dedicare alla scrittura.” 

-Com'è nato “Assist”? 
“Avevo il desiderio di parlare, di descrivere, di ricordare, i fantastici anni ’80. Ho preso spunto da un episodio di cronaca di quegli anni e scrivendo, scrivendo è nato Assist. Vi confido che il titolo è stata l’ultima cosa a cui ho pensato è stata una conseguenza. Non vi svelo troppo, lo scoprirete solo…leggendo.” 

-Il tuo ultimo romanzo è dedicato al professor Antonio Picariello, un bel gesto.
“È il minimo che potessi fare. Ho conosciuto e apprezzato Antonio durante il mio mandato come assessore alla Cultura al Comune di Larino: un’esperienza indimenticabile. All’inizio, complice la mia inesperienza, non riuscivo a capire le sue metodologie di uno spessore talmente elevato nel settore dell’arte e della cultura che mi sembravano fuori contesto. Il Sindaco Giardino, un altro personaggio che ha lasciato un segno indelebile dentro di me, e l’amico Gino Lapenna mi hanno aiutato a entrare in sintonia con lui e dare il LA a tante iniziative molto apprezzate dalla nostra comunità.”

-Puoi dirci di cosa parla “Assist”? 
“Come dicevo ho tratto solo spunto da un omicidio avvenuto a Larino in quegli anni. Il romanzo non è assolutamente la ricostruzione di quegli avvenimenti, i luoghi e i protagonisti sono totalmente frutto della mia fantasia.” 

-Oltre alla storia dell’omicidio ci sono aneddoti o curiosità? 
“Tutto il contorno alla storia principale è assolutamente reale: la piazza di quegli anni, il ricordo di uno scherzo spassoso fatto ad un ragazzo, il negozio di Profumi&Balocchi, le vecchie scale del tribunale, gli appuntamenti al Cinema Risorgimento, le lotte per la Diocesi, la costruzione della Turbogas, insomma il modo bello e semplice di vivere in quegli anni.” 

-Da “Giorni di Maggio” a “Assist”, punti in comune e differenze?
“Sono totalmente diversi. Il primo è un romanzo storico ambientato nell’alto medioevo ed è rivolto quasi esclusivamente agli abitanti di Larino narrando una storia intorno al santo Patrono. Assist è solo ambientato a Larino, ma è una storia che potrebbe accadere a Milano o a Canicattì è rivolto a tutti.” 

-Ma si guadagna a scrivere libri? 
“Certamente e tanto anche. Mi riferisco alla soddisfazione che leggi nei complimenti sinceri di chi apprezza ciò che scrivi, nel condividere con il lettore fatti e personaggi comuni, nel vedere il tuo libro sotto un ombrellone al mare o su qualche stato di whatsapp. Se ti riferisci all'aspetto economico, per la quasi totalità degli scrittori riuscire a recuperare i costi è un successo.”

-Hai in mente già di scrivere un altro libro?
“Credo proprio di si. Come dicevi tu all’inizio ho preso questo virus e  me lo tengo volentieri…” 

-Dove è possibile trovare il tuo libro? 

“È possibile richiederlo in ogni libreria o sui vari store on line. Per ogni informazione scrivetemi pure su whatsapp qui: 

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