Fantascienza o realtà?



Oggi viaggiamo con la fantasia, sulle ali della fantascienza di Annarita Stella Petrino. 
Siamo sicuri che parleremo di fantascienza? Leggendo l’estratto del romanzo, la quarta di copertina e qualche recensione, più di qualche dubbio mi assale. 
Nel suo romanzo “ Quando Borg posò lo sguardo su Eve”, uscito a ottobre 2019,  si parla di un mondo distrutto da un cataclisma, in cui la specie umana non è più la stessa…
Alla luce di quanto è accaduto in questi ultimi mesi, ci chiediamo cosa abbia provato l’autrice durante il lockdown. Vediamo…

“Ho pensato che stessimo vivendo in un film di fantascienza. Quando vedevo in tv le immagini delle persone con le tute anti contagio che misuravano la febbre con i termo scanner sembrava di rivedere le scene di film famosi, tipo “Io sono leggenda”.

-Dai proviamo ad essere propositivi, allegri, parlaci del tuo Abruzzo, raccontaci un po’ la tua vita.. 
Sono sposata con Massimo da 11 anni e ho due figli: Antonio ed Ekaterina. Sono insegnante di Scuola Primaria, dove insegno italiano, inglese, storia, geografia ed arte. Sono originaria di Giulianova ma vivo a Montorio al Vomano (Te). Sono abruzzese da parte di madre e lucana da parte di mio padre che è di Matera. Mi piace molto leggere, disegnare, giocare ai videogiochi e... ho questo pallino fisso della scrittura. Credo che l’Abruzzo sia una Regione poco valorizzata, pur avendo un territorio ricco sia delle bellezze.  

-Ti trovi sulla classica torre: chi butti giù un libro di Asimov o gli arrosticini appena cotti? (sorrido)
Gli arrosticini... senza neanche pensarci. I libri di Asimov sono per me un tesoro inestimabile!!

-Cosa rappresenta per te la fantascienza?
Per me costituisce un’opportunità da cogliere ogni volta che se ne ha l’occasione. È un genere letterario dalle grandi potenzialità spesso ignorate. È l’unico genere letterario che permette una critica e una profonda analisi del presente, mentre si racconta il futuro.

-E’ “facile” scrivere su qualcosa che non esiste o non ancora esiste?
Guardiamoci un attimo intorno... cos’è che ancora non esiste? Il teletrasporto? Le macchine volanti? Non so tu ma io appartengo alla generazione dei cartoni animati giapponesi, ossia quella che ha assistito all'avvento del cd musicale e poi alla sua scomparsa a causa della musica in mp3... La fantascienza ci circonda ed è ogni giorno sempre più reale. Comunque non ho mai incontrato alcuna difficoltà a scrivere del futuro.

-Dal tuo primo lavoro nel 2004 ad oggi, quanto sei cresciuta?
Moltissimo. Da “Ragnatela Dimensionale” sono passata per “You God”, “Racconti nascosti nei sogni” e “Immateria”. Sono diventata una donna, é cambiato il mio modo di guardare alla realtà è di riportarla su carta.

-“Quando Borg posò lo sguardo su Eve”, descrivici un po’ il tuo lavoro?
È un romanzo distopico ambientato in un futuro post apocalittico dove gli esseri umani si sono quasi estinti e la superficie della Terra è per la maggior parte inabitabile, ma detto così non sembra avere nulla di straordinario. Ciò che lo rende particolare é la presenza dei Borg che, senza avere nulla a che fare con gli omonimi di Star Trek, sono esseri umani potenziati che vivono la dualità della natura umana e di quella cibernetica. Essi sono il frutto del desiderio dell’uomo di migliorarsi, ma pur discendendo da quest’ultimo non sono esenti dall'aver ereditato vizi quali la sete di potere e il senso di superiorità.  Il libro è stato pubblicato come romanzo di formazione adatto a un pubblico di giovani adulti. La protagonista Lilandra è una giovane Borg che intraprende un viaggio alla scoperta delle proprie origini.
Con mia grande soddisfazione, questo libro viene particolarmente apprezzato da chi non legge fantascienza di solito. Sarà perché si tratta in qualche modo di una fantascienza vintage, ossia dal gusto retrò. Risente di influenze quali “Via col vento” ed “Elisa di Rivombrosa”. Sin dalle prime pagine il lettore è trasportato in un mondo in cui si sente a proprio agio, per questo lo consiglio vivamente a chi desidera accostarsi a questo genere.

-C’è qualche elemento di auto biografico in qualche personaggio?
Si c’è. La definirei un’anticipazione di qualcosa che poi è veramente successa nella mia vita: l’adozione. E non svelo altro!

-Ci sarà un seguito?
Al momento non è previsto. Penso che per scrivere trilogie o simili bisogna prima poter contare su un vasto pubblico.

-Quando? O meglio: quanto tempo impieghi, generalmente, per finire un romanzo?
Mi fanno spesso questa domanda, ma sinceramente non so rispondere. Se scrivessi per lavoro potrei in qualche modo quantificare il tempo. Ma scrivo quando posso! Tra lavoro, casa, figli e marito...

-Ci sono figure professionali che ti aiutano? Correttori di bozza, editor, agenzia, ecc?
Ho una casa editrice, la Tabula Fati di Chieti, che può vantare un’ottima collana e tanta esperienza nel campo della fantascienza e poi ho la mia editor che ha curato l’editing del libro.

-Quale rapporto hai con la Casa editrice?
Ottimo direi! Ci conosciamo da tanto anni!

-Soddisfatta delle tue vendite? Oppure la soddisfazione di essere “ presente” è già tutto?
Sono soddisfatta di entrambe le cose, il libro piace e... siamo solo agli inizi!

-Spazio libero. Scrivi ciò che vuoi…
Voglio rivolgere un invito a tutti coloro che leggeranno questa intervista. Non abbiate paura di accostarvi a un genere come quello della fantascienza. Il romanzo di cui vi ho parlato vi ci porterà senza che ne abbiate a pentirvene!
Se ne volete un assaggio qui trovate il primo capitolo:

https://petrinoscifi.wordpress.com/primo-capitolo/

Mi trovate su Facebook e Instagram come Annarita Stella Petrino.
La mia mail è annaritapetrino@yahoo.it 
Per acquistare il libro:

https://www.amazon.it/Quando-borg-poso-sguardo-eve/dp/887475762X

http://www.edizionitabulafati.it/acquistovelocequandoborg.htm


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