Lettera all'editore: 5 suggerimenti.





Dai ammettiamolo, un po’ tutti abbiamo sognato, almeno per un istante, di vedere il nostro libro pubblicato con la Mondadori. 
Personalmente, vi confesso che ho anche pensato di non mandare il mio manoscritto a nessuno per evitare la lunga attesa e i normalissimi “no grazie”, che sono parte del nostro lavoro. 
In medio stat virtus ? 
Una cosa però è certa: per presentarsi a una casa editrice è necessario corredare il romanzo, il saggio, insomma il nostro lavoro, con una lettera di presentazione. Possibilmente, scritta bene. 
È come il primo appuntamento con una ragazza. 
Non ci si può presentare con la maglia sudata dalla corsetta fatta la mattina, un fiore da regalare o quantomeno una bella camicia stirata a puntino, dovrebbero far aumentare le nostre chance… 
Per cui, inviare il proprio manoscritto ad una casa editrice senza neppure la lettera di presentazione è un po’ come chi pretende che la Mondadori suoni in questo istante al nostro citofono di casa. 
Qui di seguito, un po’ schematicamente, abbiamo inserito dei punti, forse dei consigli, su cosa potrebbe essere opportuno fare. 



1) Salutare ed essere naturali. Dall’altra parte c’è una persona che legge la mail, per cui un “Buongiorno”, “Buonasera” è molto meglio di un “Cordiale editore XXX”. Se puoi sappiamo il nome di chi legge la mail, tanto meglio. 

2) Presentarsi. Evitare di partire dal momento del parto. Concentrarsi sugli aspetti salienti della propria vita. Se hai scritto già un libro, dillo subito ! Se sei stato Assessore alla Cultura nel tuo comune, dillo subito!!! Se hai vinto la gara di pesca con la Pro Loco, evita. 

3) Dimostrate di conoscere la casa editrice. Non fate un copia/incolla e spam sulle varie mail di info@mandaquiltuomanoscritto. Se una casa editrice ha una collana che si addice al vostro lavoro, puntate su quella. È fondamentale. 

4) Allegare sempre la sinossi. Ricordo che la sinossi ( vedi articolo di qualche giorno fa sul blog) non è la quarta di copertina ma un riassunto fedele del vostro lavoro. Tanto per capirci, se c’è un omicidio va scritto chi è l’assassino. 

5) Salutare. Come all’inizio, essere cordiali ma naturali e dire la verità. Il vostro obiettivo è essere pubblicati, ditelo! 

Infine, un punto fondamentale, che è valido sempre: avere pazienza. 
Evitare di sollecitare ogni tre giorni, aprire in modo compulsivo la mail per vedere se c’è una risposta. Calma. Se il lavoro è fatto bene, qualcuno ci risponderà e sarà l’inizio della nostra avventura. 
Buona fortuna! 












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