Aurora Scano: un tornado, gentile.



Un viaggio nella terra dei Celti. Una battaglia tra il bene e il male. 
Aurora Scano, ci accompagna in questa missione eroica tra gli Dei, lei che il suo viaggio di vita l’ha intrapreso per amore, lasciando il mare di Genova per seguire il cuore in terra lombarda.  

-Ciao Aurora, parlaci un po’ di te 
Mi chiamo Aurora Scano, ho 38 anni. Sono una persona indipendente, a cui piacciono le cose semplici: camminare scalza nell’erba, cantare, inventare storie nuove e perdermi in mondi immaginari! Sono la classica persona con la testa tra le nuvole ma i piedi ben piantati a terra. Non ho mai potuto permettermi il lusso di pensare ai sogni, ma ora come ora, sono più che decisa a farlo.
Sono un tornado che ha appena iniziato a crescere!
-Parlaci della tua opera. 
La storia nasce dalla mia passione per il mondo celtico. Sono sempre stata appassionata di mitologia e così mi è venuta l’idea di questo romanzo che ho intitolato: L’Ultima Frontiera degli Dei. Il titolo mi è venuto pensando alla cristianizzazione dei pagani. Ho iniziato a leggere di come il cristianesimo si sia dovuto, gioco forza, scontrare con i culti pagani forti e ben radicati e di come abbia preso spunto da essi per alcune (se non la maggior parte) delle sue festività. 
Incredibilmente ho scoperto di come la figura di Satana come la conosciamo oggi, sia stata presa da Cernunnos il dio cornuto celtico e ho voluto saperne di più.
Il luogo che ho creato si chiama Crow Island, isola corvo, in onore di Bran, il dio corvo celtico.
Un’isola verdeggiante con un bosco sacro e vallate meravigliose, attraversato dal potente fiume Abhainn Fiàìn, che come un confine naturale separa le terre degli Uomini dalle sacre terre degli Dei.
L’ultima frontiera degli Dei fa parte di una trilogia, il secondo volume si intitolerà: “Il ritorno di Baldor” e l’uscita è prevista per l’anno prossimo.

-Come nasce la passione per la scrittura? 
Ho iniziato a scrivere racconti all’età di otto anni sulla macchina da scrivere Olivetti di mia madre e da lì non mi sono più fermata, ho riempito interi quaderni, raccoglitori, cartelline.
Scrivere mi piace, non potrei farne a meno anche volendo. Mi aiuta a passare i momenti no immergendo la mente nei miei mondi fantastici, accompagnando i protagonisti nelle loro avventure, piangendo e ridendo con loro. Ovviamente oltre che l’amore per la scrittura, amo molto anche leggere e adoro comprare edizioni molto vecchie di libri più o meno conosciuti.
Sono molto più noiosa come lettrice che come aspirante scrittrice! Un libro mi deve colpire da molti fattori: la copertina, l’odore, il carattere, e di solito mi piacciono le scrittrici donne che trovo fantastiche!
Scrivere mi viene naturale, le immagini mi arrivano come in un film, dandomi la sensazione di essere accanto ai miei personaggi che vedo chiaramente e che disegno prima ancora di descriverli.
Tuttavia la mia non è una scrittura troppo descrittiva, mi piace che il lettore possa vagare con la fantasia!

-E per il genere fantasy?
Il fantasy nasce dall’amore per due autori in particolare: Tolkien e Juliet Marillier con la saga di Sevenwaters. Tuttavia, visto che non amo le copie, mi sono affidata alla mitologia e alla mia fantasia per inventare creature nuove, e li mi sono sbizzarrita! Non lo credevo possibile alla mia età. Scrivere fantasy mi fa tornare un po' bambina anche se i miei fantasy sono a sfondo storico, perché la mia parte razionale rimane sempre ben radicata.
-Secondo te è più facile scrivere un fantasy (liberi di scrivere tutto), oppure attenersi alla realtà? Entrambi. Il fantasy non è un genere facile. Vuol dire usare la fantasia come dicevo, quindi la propria parte infantile che la vita di tutti i giorni mette a tacere. 

-Quale sentimento pervade maggiormente la tua opera?
Penso ce ne siano molti: la rivalsa, la giustizia, l’amore per la propria terra e la propria identità. Tutte cose per cui Cael il protagonista, lotta senza tregua e che trasmette al lettore.
-Se dovessi sintetizzare il tuo lavoro con un aggettivo, una frase…
Imprevedibile. Scelgo questo aggettivo perché chi lo ha letto lo ha usato spesso e sinceramente mi piace!

-Casa Editricee, Silele. Come vi siete incontrati? Come ti sei trovata? 
Per puro caso. Il mio compagno conosceva il figlio di una signora che pubblica con loro. Mi ha incitato a provarci, così ho tentato. Ho passato la selezione e ci sono riuscita. Mi sono trovata bene.
Silele è una realtà piccola ma ben organizzata e sostiene molto chi come me è alle prime armi. Hanno valorizzato il mio lavoro e hanno avuto una pazienza infinita a rispondere alle mie mille domande. Non ho mai pubblicato prima, quindi ho avuto mille dubbi e perplessità. Loro sono sempre stati molto chiari e corretti in tutto. Quindi direi che mi sono trovata più che bene!
-Che aspettative hai sul libro?
Non ce l’ho. Credo nel mio lavoro, ho dedicato molto tempo e amore in questa storia e spero solo di essere stata capace di coinvolgere il lettore, di fargli vivere un’avventura, e di emozionarsi come ho fatto io.
-Vuoi diventare una scrittrice “famosa”?
Vivere di scrittura sarebbe il mio sogno, ma non per la fama, ma per vivere di qualcosa che amo nel profondo. Tuttavia se non accadesse non importa. La scrittura è stata sempre la mia costante, quindi non smetterò mai di farlo.
-Prossimi appuntamenti? 
Il primo luglio ho un firma copie alla Conad di Grumello del Monte e stiamo anche organizzandone uno nella mia città natale, Genova.
Poi come dicevo per l’anno prossimo è prevista l’uscita del secondo volume: “Il ritorno di Baldor” che è tuttora in corso! Il secondo è un genere molto più fantasy rispetto al primo, ed è all’insegna del Girl Power! Ci saranno eroine inaspettate, grandi signore del male e potenti regine del mondo magico e si svolgerà su un’altra isola, Draconian. Penso vi divertirete a leggerlo!

Se vi va, vi invito a passarmi a trovare sulla mia pagina Facebook: Il mondo di Arimi. https://www.facebook.com/Lultimafrotieradeglidei/?modal=admin_todo_tour
Li sarete sempre aggiornati su eventi e pubblicazioni! Vi aspetto!

Commenti