Vi presentiamo il commissario Spirio Fusco





Facciamo un salto verso il tacco della nostra amata Italia? 
Arriviamo tutti insieme a Maruggio, in provincia di Taranto? 
Maruggio, Maruggio...questo nome mi dice qualcosa. Apro google maps. Sorpresa. La mia prima vacanza da adolescente, quella da solo, senza mamma e papà, l’ho fatta a Campomarino di Maruggio. 
Vi starete chiedendo: embè, cosa c’entra tutto questo?
Centra eccome. Il protagonista di oggi è proprio lì, in riva al mare, che ci sta aspettando per raccontarci la sua storia e quella di Spiro. 
Fabio Giorgino, autore del romanzo “Le ragioni della follia”, salentino doc, vive da sempre nella piccola Maruggio, a pochi passi da quelle rocce porose che incontrano il mare cristallino della costa Ionica. 

-Ciao Fabio,  Ti senti più mare, sole o vientu?
Ciao Massimo, grazie innanzitutto per lo spazio che mi concedi sul tuo bellissimo blog. Dal punto
di vista metaforico mi sento tutte e tre le cose insieme. Il moto del mare infonde una sensazione di
quiete e libertà, il posto giusto dove puoi dialogare con te stesso, riflettere e magari trovare
l’ispirazione, naturalmente non in questo periodo in cui le spiagge sono piene di gente, ma per noi
che abbiamo la fortuna di poterlo vivere in qualsiasi periodo dell’anno, la sua vista è qualcosa di
veramente speciale, fa bene all’anima. Quando penso al sole vedo la gioia di vivere, la bellezza di
questo meraviglioso dono che dobbiamo difendere e avvalorare in tutti i modi. Lu vientu invece mi
rappresenta in quei momenti di frenesia creativa, uno stato dell’anima quasi tumultuoso.
-Quando è nata la passione per la scrittura?
Ho iniziato a leggere da bambino, alle scuole elementari, grazie alla piccola biblioteca scolastica.
La maestra ci costringeva (ma per me era un piacere) a scegliere un libro da portare a casa. Credo
che chi legge assiduamente, abbia pensato almeno una volta di scrivere qualcosa, poi non tutti ci
riescono. A me è successo nel 2011, ho voluto sfidare me stesso, mi sono messo alla prova con la
creazione di un personaggio seriale che doveva essere necessariamente tarantino e muoversi dalle
mie parti, naturalmente.
-Qual è stato il tuo primo “amore” (libro letto)?
Proprio in quel periodo scolastico di cui ti parlavo sopra, la mia prima scelta è ricaduta su “La
guerra dei bottoni” di Louis Pergaud, un classico del primo novecento. Una lettura meravigliosa che
mi ha fatto immergere per la prima volta in mondi che non conoscevo. Questa è la magia della
scrittura e della lettura: il viaggio.

-“Le ragioni della follia” è stato diversi anni in “officina”. Indecisione o ricerca della “perfezione”?
Un po’ di pigrizia e tanta revisione alla ricerca di una versione definitiva che si avvicinasse quanto
più possibile a qualcosa di decente. La trama di “Le ragioni della follia” è abbastanza intricata, era
il mio primo lavoro serio e il tempo a disposizione, tenuto conto di quello da dedicare all’altro
hobby - la pittura - era davvero poco.
-Come nasce il personaggio Spiro Fusco? Perché questo nome così bizzarro?
Ero alla ricerca di un nome che si facesse ricordare. Per il lavoro che faccio ho a che fare con una
banca dati di circa 15.000 utenti, tanti nomi, e tra questi mi ha colpito “Spiridione”. Conoscevo
Spiridione personalmente, in famiglia lo chiamavano Spiro. Era il nome perfetto per il mio
commissario: “Spiro Fusco” riflette esattamente le caratteristiche del protagonista, una persona
dallo spirito oscuro.

-Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?
Per pura evasione, per divertimento. È un thriller che può essere letto anche dai non appassionati del
genere, è quello che dice chi lo ha letto.
-Hai pubblicato in self. Come mai questa scelta?
Scelta obbligata, dal momento che non ho ricevuto alcun riscontro da nessuna delle case editrici contattate fino a oggi. Sono stato precipitoso? Non lo so. Nel momento in cui ho deciso di buttarmi
sul self ho pensato che volevo farlo, e l’ho fatto. Ho seguito l’istinto.
-Come intendi promuovere il tuo libro? Ti affiderai a qualcuno?
Per adesso sto curando da me anche il marketing, credo che sia la scelta più giusta per un auto-
editore. Il web ti dà tante opportunità anche per questo.
-Ti sei posto degli obiettivi di vendita? Oppure è “ solo” la soddisfazione di essere presente?
Il mio obiettivo è la soddisfazione di essere letto e recensito. Non ho mai pensato alla pubblicazione
in self in termini di ritorno economico. Vorrei prima riuscire a creare una serie con lo stesso protagonista, e poi cimentarmi in qualcosa di diverso.
-Quindi dovremo aspettarci nuove avventure per il commissario Spiro Fusco, vero? 
Certo. Proprio in questi giorni ho pubblicato su Amazon, in prenotazione fino al 25 agosto, la seconda indagine del commissario Spiro Fusco. S’intitola “Echi sinistri”. 

Non ci resta che immergerci in questa piacevole lettura, magari con i piedi nel mare di Maruggio e accarezzati da lu vientu… 

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