Una lettura non adatta a chi soffre di vertigini...
Il nostro viaggio odierno ci conduce a Venezia, per essere più precisi
dovremmo dire il volo odierno ci conduce a Venezia. Eh si… il protagonista di
oggi, Gustavo Vitali, oltre a essere uno scrittore, un grande appassionato di
storia, in particolare innamorato della sua Bergamo, è anche un esperto di
volo, di volo libero.
Allora non ci resta che stringerci forte a Gustavo Vitali, per “ sorvolare” Venezia e conoscere da vicino il romanzo “Il Signore di notte: Un giallo nella Venezia del 1605” .
Allora non ci resta che stringerci forte a Gustavo Vitali, per “ sorvolare” Venezia e conoscere da vicino il romanzo “Il Signore di notte: Un giallo nella Venezia del 1605” .
- Ciao Gustavo, Innanzitutto come sta la tua città, Bergamo?
Siamo sempre in apprensione. La strage della scorsa primavera ha lasciato il segno.
Siamo sempre in apprensione. La strage della scorsa primavera ha lasciato il segno.
- E Gustavo Vitali come sta?
Sto benone. Starei meglio se non avessi un amico sotto ossigeno. Abbiamo trascorso insieme gli anni belli dell’università e tanto altro ancora.
Sto benone. Starei meglio se non avessi un amico sotto ossigeno. Abbiamo trascorso insieme gli anni belli dell’università e tanto altro ancora.
-La tua passione per il volo: com'è il mondo da lassù?
Domanda difficile. Non ho una risposta. Sarebbe come chiedere cosa si prova a fare l’amore … non so se mi spiego!
Domanda difficile. Non ho una risposta. Sarebbe come chiedere cosa si prova a fare l’amore … non so se mi spiego!
-Mentre voli sei più concentrato o sognatore?
Sempre assolutamente concentrato. Il volo libero (= senza motore) ti occupa più la mente che il fisico. Devi sempre sapere cosa fare, come farlo, dove non volare e dove andare per trovare le masse d’aria ascensionali che ti permettono di restare in cielo, guadagnare quota e con questa andare lontano. Mai distrarsi
Sempre assolutamente concentrato. Il volo libero (= senza motore) ti occupa più la mente che il fisico. Devi sempre sapere cosa fare, come farlo, dove non volare e dove andare per trovare le masse d’aria ascensionali che ti permettono di restare in cielo, guadagnare quota e con questa andare lontano. Mai distrarsi
- Veniamo al tuo libro: “Il Signore di Notte”. Perché Venezia? Perché
il Seicento?
Un’altra domanda difficile; posso rispondere solo parzialmente. Di sicuro la passione per la storia ce l’ho nel sangue. Da ragazzino passavo le ore sui sussidiari invece che sui fumetti: prima la storia antica, poi i fascismi, 1.a e 2.a GM, e infine Venezia, ma come sia sbarcato in laguna non ricordo affatto. Il Seicento (inizio secolo – fine precedente) è a mio avviso un punto cruciale della storia veneziana: la Serenissima esce dal un periodo di grande splendore, il ‘500 e il Rinascimento in genere, per avviarsi verso una lenta e lunga decadenza, non senza colpi di coda. Non è più una potenza mondiale in campo militare ed economico, ma continua a recitare parti importanti nella politica d’Europa. Il discorso è lungo e complesso. Qui non c’è spazio per un altro libro J
Un’altra domanda difficile; posso rispondere solo parzialmente. Di sicuro la passione per la storia ce l’ho nel sangue. Da ragazzino passavo le ore sui sussidiari invece che sui fumetti: prima la storia antica, poi i fascismi, 1.a e 2.a GM, e infine Venezia, ma come sia sbarcato in laguna non ricordo affatto. Il Seicento (inizio secolo – fine precedente) è a mio avviso un punto cruciale della storia veneziana: la Serenissima esce dal un periodo di grande splendore, il ‘500 e il Rinascimento in genere, per avviarsi verso una lenta e lunga decadenza, non senza colpi di coda. Non è più una potenza mondiale in campo militare ed economico, ma continua a recitare parti importanti nella politica d’Europa. Il discorso è lungo e complesso. Qui non c’è spazio per un altro libro J
- Chi è Francesco Barbarigo (n.d.r il protagonista del romanzo)?
Un aristocratico che riveste la carica di Signore di Notte, sei magistrati e insieme capi della polizia; investigatore pasticcione, arrogantello e del tutto inadatto a ricoprire quest’ultimo ruolo che, per altro, si è auto assegnato per soddisfare il proprio ego e la propria vanagloria. Avrà tutto il tempo per pentirsene. Lo descrivo come un personaggio contorto e lo sbeffeggio. Realmente vissuto nel 1605. Di lui ho trovato un documento presso l’Archivio di Stato di Venezia che ne certifica l’esistenza nell’agosto di quell’anno e che ho usato come sfondo della copertina del libro. Poi più nulla. Quindi mi sono inventato carattere e azioni. Lo stesso per molti altri personaggi coevi del protagonista. Ho speso più ore a documentarmi che a scrivere!
Un aristocratico che riveste la carica di Signore di Notte, sei magistrati e insieme capi della polizia; investigatore pasticcione, arrogantello e del tutto inadatto a ricoprire quest’ultimo ruolo che, per altro, si è auto assegnato per soddisfare il proprio ego e la propria vanagloria. Avrà tutto il tempo per pentirsene. Lo descrivo come un personaggio contorto e lo sbeffeggio. Realmente vissuto nel 1605. Di lui ho trovato un documento presso l’Archivio di Stato di Venezia che ne certifica l’esistenza nell’agosto di quell’anno e che ho usato come sfondo della copertina del libro. Poi più nulla. Quindi mi sono inventato carattere e azioni. Lo stesso per molti altri personaggi coevi del protagonista. Ho speso più ore a documentarmi che a scrivere!
- Cosa c’è di te nel protagonista?
Quando scrivi, qualcosa di te finisci per defluire dall'intimo ai ditini e quindi alla tastiera. Perciò non escludo risvolti del mio carattere che, a mia insaputa J (la frase è diventata celebre!), siano scivolati in quello del protagonista.
Quando scrivi, qualcosa di te finisci per defluire dall'intimo ai ditini e quindi alla tastiera. Perciò non escludo risvolti del mio carattere che, a mia insaputa J (la frase è diventata celebre!), siano scivolati in quello del protagonista.
No. Non mi piace essere melenso. Se fossi il Barbarigo lo dedicherei a me stesso J
- Soddisfatto delle vendite o la soddisfazione è vedere l’opera
finita?
La seconda delle due di certo. Vendite: un esordiente, del tutto sconosciuto come scrittore, che presenta un’opera di oltre 500 pagine auto pubblicata, si deve accontentare di quello che passa il convento. Le ragioni sono molte. Però lavoro tutti i giorni a promuovere il libro tra mille difficoltà. Leggi questo che ho scritto nel giorno del mio compleanno https://www.ilsaltodellaquaglia.com/2020/08/04/autori-esordienti-alla-prima-opera-che-fatica/
La seconda delle due di certo. Vendite: un esordiente, del tutto sconosciuto come scrittore, che presenta un’opera di oltre 500 pagine auto pubblicata, si deve accontentare di quello che passa il convento. Le ragioni sono molte. Però lavoro tutti i giorni a promuovere il libro tra mille difficoltà. Leggi questo che ho scritto nel giorno del mio compleanno https://www.ilsaltodellaquaglia.com/2020/08/04/autori-esordienti-alla-prima-opera-che-fatica/
- Stai lavorando a qualcos'altro?
Ho in mente un paio di progetti e devo decidere quale affrontare. Per ora raccolgo documentazione.
Ho in mente un paio di progetti e devo decidere quale affrontare. Per ora raccolgo documentazione.
- Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Fare che il libro sia venduto e letto.
Fare che il libro sia venduto e letto.
- Ci puoi svelare la tua età? (sorrido perché nel suo sito personale
gioca a fare il misterioso)
No. Però, sempre per il defluire del quale ho già parlato, da qualche parte deve essere finita J
No. Però, sempre per il defluire del quale ho già parlato, da qualche parte deve essere finita J
- Spazio aperto scrivi ciò che
vuoi …
Ho già avuto parecchie recensioni. Però l’opinione sul libro che mi ha soddisfatto maggiormente l’ha scritta un lettore: “Lo scrittore ci conduce dentro le pieghe di una Venezia ai più sconosciuta. Lo fa con amorevole sapienza, a volte penetrante, a volte sorniona e comunque sempre scevra da manierismi e affettazione.
Ho già avuto parecchie recensioni. Però l’opinione sul libro che mi ha soddisfatto maggiormente l’ha scritta un lettore: “Lo scrittore ci conduce dentro le pieghe di una Venezia ai più sconosciuta. Lo fa con amorevole sapienza, a volte penetrante, a volte sorniona e comunque sempre scevra da manierismi e affettazione.
Nella storia e nelle vicende della Serenissima alle
soglie della decadenza, s'impernia un thriller cesellato con minuzie da
giallista di razza. Tra nozioni illuminanti e affreschi di scorci
suggestivi, vizi e virtù, amori e interessi che si accavallano in un
caleidoscopio di emozioni, l'autore ci tiene sul filo degli eventi con
maestria. Nel “tutto” che succede, nulla è come sembra. Solo
Venezia resiste immutabile nella sua fulgida e al contempo struggente bellezza.”
Vedi https://www.ilsignoredinotte.it/comunicato-2020-06-18.html
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