Una finestra aperta sul sogno...



Oggi è qualcosa di più  di una semplice idea, ci troviamo nella fase avanzata dell’elaborazione di un progetto, direi quasi che ci troviamo in rampa di lancio. Andrea Daz, il protagonista di oggi, dall'alto della sua esperienza professionale maturata nel mondo dello spettacolo, come regista, sceneggiatore, attore, sta modellando la sua nuova creatura con precisione, con calma, senza fretta e sopratutto con estrema passione.
Vediamo cosa ha da dirci, su questo nuovo lavoro, nato da un sogno, inteso nel senso letterale del termine. Un’esperienza onirica che lo ha ispirato la sua creatività per AWAKENING. Scambiamo due battute con Andrea, cerchiamo di addentrarci nel suo progetto, vediamo se riusciamo a fare entrare la giusta luce dalla finestra dell’immaginazione. 
Buona lettura.

-Ciao Andrea, professionalmente parlando, provieni dal mondo dell’arte, della creatività. Puoi raccontarci il tuo percorso di scrittore?
Ho sempre scritto moltissimo, da quando ero ragazzo, quello che inizialmente era solo uno sfogo personale si è in seguito affinato e maturato, ho collaborato a sceneggiature di film, a copioni teatrali, ho pubblicato recensioni, testi e racconti all'interno di volumi antologici, tra i quali Storie di confine, un curioso volume che raccoglieva molti brevi racconti, tra i quali il mio, tutti basati sul tema dei confini di territorio. 

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Mi mancava, anzi mi manca la consacrazione di un libro tutto mio, quello che sto preparando con questo progetto AWAKENING.


-Hai finito il tuo primo volume di quella che sarà una trilogia. Ci puoi svelare il titolo e di cosa parla?
La mia idea è di realizzare, in questa serie di tre, se non quattro volumi, una versione moderna dei libri illustrati di una volta, per intenderci Verne, Dumas, Salgari... in questi volumi, oltre a molte illustrazioni e fotografia, vi saranno anche ricette di cucine, itinerari consigliati per Roma (legati alla trama) se non addirittura un mini cd allegato con una ideale colonna sonora per la lettura. Non posso spiegare il significato del titolo AWAKENING, ma posso dire che si tratta di una distopia, fantasia pura più ancora che fantascienza, una Italia del 2010-2020 dove il tempo e gli eventi si sono svolti diversamente, ed è per alcune cose rimasta indietro e per altro andata avanti, per esempio si ascoltano i dischi, ma tutti hanno un robot in casa, non sono dei robot senzienti e con sentimenti come quelli di Asimov o di Dune, sono come degli elettrodomestici. Il protagonista della storia si sposta attraverso le dimensioni da un passaggio segreto nascosto nella parete del soggiorno. Insomma, una lettura ideale per sfuggire dalla realtà quotidiana, così difficile. Inutile dire che in questo 2020 parallelo la pandemia è solo in qualche film o serie di telefilm.

-Sogni più di notte o ad occhi aperti? Adesso sogni di trovare una Casa Editrice?
Di notte faccio sogni davvero divertenti, a volte mi ispirano per quello che scrivo e non solo, a volte mi sveglio con in testa delle belle musiche che poco dopo purtroppo mi dimentico. Per la Casa Editrice ne ho in ballo tre, ma non sarò io a decidere quale di queste mi pubblicherà, saranno loro, ma mi sembra che le cose procedono bene. Su Facebook avevo pubblicato a puntate, tipo feuilleton, una versione beta che però aveva bisogno di una bella sistemata, prima ancora di passare all'editing della casa editrice, quello che sto facendo.

-Quali sono gli elementi che stai valutando? Il self-publishing, cosa ne pensi?
Non ho niente contro il self-publishing, ci avevo pure pensato, ma, avendo lavorato appunto nel cinema e nel teatro, so che bisogna sempre pensare alla possibile distribuzione. Faccio un esempio, poniamo che ho di mio i milioni di euro per produrre un film professionale, ma se sono incerto su come e dove distribuirlo, rischia di rimanere uno sfizio costoso. Per quanto mi riguarda, preferisco affidarmi a una casa editrice non a pagamento, anche per avere un riscontro, vedere se qualcuno decide di puntare su di me, credere in me.

-Il tuo lavoro è stato letto da qualche beta-lettore? Che impressione ha avuto?
Mi hanno molto incoraggiato, hanno apprezzato e ho notato la curiosità, tra chi lo leggeva a puntate online, di sapere come si sviluppasse la trama. Ho ricevuto complimenti sullo stile di scrittura e critiche sulle troppe digressioni e qualche prolissità. Nessuno si è annoiato, mi sembra un buon segno.

-Perché “domani” qualcuno dovrebbe acquistare/leggere il tuo libro?
Io lo comprerei, attirato dall'idea del libro multimediale e da una storia così fantasiosa da permettermi di fuggire dalla realtà, proprio come il mio protagonista con il suo congegno inter dimensionale.

-Pensi che il mondo dell’arte, dell’editoria in particolare, sia in declino? Qual è il tuo pensiero?
Secondo me la musica e il cinema sono in crisi creativa, non economica, girano a vuoto, ripetono sempre gli stessi modelli, sia in Italia che negli USA. Invece, l'editoria mi sembra stia vivendo un ottimo momento, vengono pubblicati moltissimi libri e l'interesse per la lettura mi sembra aumentare, in un paese come l'Italia dove si è sempre letto meno che in altri Paesi, che in Francia per esempio.

-Un giorno tornerai a vivere nel “ tuo” Alto Adige?
Sono half and half, milanese e altoatesino, sono nato e vissuto a Milano, ma la mia metà altoatesina è sempre nel mio cuore. Sono stato proprio a novembre di un anno fa, nel paesino originario della mia famiglia e ho sentito sulla mia pelle quanto sono affezionato a quei posti. Forse ci andrò a vivere da pensionato, chissà.

-Hai altri progetti in ballo? 
Sì, mi sono messo anche a scrivere un saggio sui Beatles! Infatti, il titolo è: "Un altro libro sui Beatles", ma su quello sono davvero agli inizi, intanto mi concentro sul "marketing" legato ad Awakening.




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