"Solo cinque": come un romanzo può aiutare il prossimo.

 


Come definireste voi un bel libro? Quale aggettivo utilizzate più spesso per descriverlo? Emozionante, utile, scorrevole, terapeutico, appassionante, introspettivo?
Potremmo stare qui per ore, scegliere ciò che ci aggrada di più. Oggi no. 
Ci scuserà l’autrice se non entriamo nel merito, per come dovremmo, del suo lavoro, del suo romanzo d’esordio, ma ci soffermiamo sulla finalità dello stesso. 
Gaia Valeria Patierno ha scritto “Solo cinque” il cui ricavato delle vendite sarà devoluto in beneficenza. 
Basterebbe fermarsi qui, inchinarsi di fronte a questo nobile gesto di chi mette a disposizione il proprio tempo e la propria passione a servizio del prossimo per ricevere tutta la nostra, incondizionata, stima. 
Questo il link: 



Corriamo da lei, conosciamo da vicino, questa grande donna, innamorata della famiglia, della vita, degli altri.   

-Ciao ti dobbiamo chiamare Gaia o Valeria? 
Gaia 

-Inizierei facendoti i complimenti: l’idea di devolvere il ricavato del tuo libro per una causa così importante è semplicemente fantastica. Ci descrivi l’iniziativa? 
“Solo Cinque” è un libro che parla di bambini ed è dedicato ai bambini. Ogni mese il ricavato delle vendite sarà devoluto in beneficienza a un bimbo o una bimba affetti da gravi patologie. Il mese scorso abbiamo aiutato la piccola Maddalena, questo mese siamo con Samuel, andremo avanti così finché ci saranno bambini che hanno bisogno di un aiuto economico in più per fare fronte alla loro difficile situazione che richiede tante cure ed ausili spesso a pagamento, purtroppo.

-“Solo cinque”. Cinque come cosa? 
Cinque come ….. sai che non lo so perché ho scelto il numero cinque?

-Chi vince tra il bene e il male? 
Il bene finora non ha vinto, ma, come dico sempre ai miei figli, voi un giorno potrete fare la differenza.

- Dove vedi il bene al giorno d’oggi? 
Nei bambini.

-Dove vedi il male ? 
Il male è dentro ognuno di noi, si nasconde e rimane zitto, ma non dobbiamo credere che non sia nell'angolo buio che abbiamo dentro.

-Cosa hai provato a scrivere questo libro? 
È stato liberatorio, cambiare le sorti della cronaca nera mi ha dato una gran soddisfazione

-Scriverai ancora? 
Sì, sto lavorando al seguito di Solo Cinque, spero di pubblicarlo la prossima estate.

-Facciamo il gioco della torre?  Chi butti già Simon Le Bon o il tuo vecchio bomber dell’Avirex? 

Assolutamente il Bomber che tra l’altro mi stava malissimo!

-Una curiosità: come si fa a smettere di fumare? 
Ho seguito un corso della Lega Tumori perché obbligata dalla mia amministrazione sotto il ministero Sirchia. Ho scoperto che dentro di noi c’è un non fumatore che aspetta solo di essere liberato. Se ci fosse anche un Non Nutellatore avrei risolto tutti i miei problemi.

-Cosa è per te la felicità? 
La felicità è una scelta. Devi guardare la vita dal lato felice.

-Concludi tu: scrivi tutto ciò che ti passa in questo momento per la testa. 
Vorrei aprirmi una birra ma sono ancora le undici.

Riporto nuovamente il link per l'acquisto:




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