Spazio all'immaginazione...

 


Diamo spazio all'immaginazione, diamo spazio ad Antonella Salottolo. Cosa rappresenta per ciascuno di noi l’immaginazione? Cosa starà pensando il nostro vicino di scrivania, il compagno di banco, il tizio al supermercato. Cosa si pensa di fronte al mare, a un tramonto, a un episodio triste. Antonella ci regala la sua d’immaginazione e ne “Il fuoco il vento e l’immaginazione” ci farà viaggiare come su un diario del protagonista.

-Ciao Antonella parlaci prima un po’ di te…
Per prima cosa voglio ringraziare per l’ospitalità su questo blog e per questa bella intervista.
Cosa posso dire… sono una napoletana amante del mare e della buona tavola che adora viaggiare. Sono molto curiosa e osservatrice. Quando sono in giro fantastico molto su ciò che vedo, immagino quello che le persone che incontro stanno pensando, cerco di capire dove sono diretti. Diciamo che la mia immaginazione è sempre in attività.
Al momento i miei bimbi sono quelli che mi danno più spunti: le domande di un bambino di tre anni sono sorprendenti e poter vedere i progressi di una bambina di uno è una vera magia.
 
-Com'è nata la passione per la scrittura?
Sin da piccina ho sempre avuto molta fantasia e adorato ascoltare storie. Uno dei miei giochi preferiti era inventare nuove favole. Ho cominciato a metterle su carta appena ho imparato a scrivere.
 
- “Il fuoco, il  vento e l’immaginazione”. Descrivici la tua opera.
Il fuoco, il vento e l’immaginazione comprende molte storie, tutte legate tra loro dall'immaginazione. Vi sono fiabe per adulti e per ragazzi ambientate in diversi luoghi, storie di viaggi per il mondo, vicende nate tra i vagoni del treno, leggende di piatti e luoghi. Il romanzo è davvero un mix di generi che raccontano storie presenti, passate e sospese in un tempo indefinito.
Il fuoco il vento e l’immaginazione  racconta un viaggio attraverso fantasie, manoscritti e luoghi. È un puzzle che prende forma pagina dopo pagina. Il ritrovamento casuale di un libro nel vagone di un treno offre alla protagonista la possibilità di far venire alla luce un segreto celato per decenni. L’immaginazione, in questo romanzo, sprigiona tutta la sua forza, mostrando ogni sua sfaccettatura. Fa intravedere il suo lato intrigante, svela il suo lato amaro, rivela il suo lato pericoloso e folle e infine palesa il suo lato magico.
 
-I personaggi, i protagonisti, come li hai “ creati”?
Il fuoco, il vento e l’immaginazione è in parte autobiografico. Leggendolo si può capire molto di me e dei miei interessi. Sono partita da ciò che conoscevo per dare poi spazio alla mia immaginazione. L’idea è nata guardandomi intorno e prendendo spunto dalla realtà e dalla vita di tutti i giorni. In questo romanzo sono confluite un po’ di idee su cui stavo lavorando e che ho ripreso nel momento in cui, per motivi di salute, sono stata costretta a letto e ho potuto dedicarmi molto alla scrittura. Devo dire, inoltre, che i personaggi man mano si sono fatti scoprire. Man mano mi hanno mostrato le diverse sfaccettature del loro carattere, hanno preso forma da soli.
 
-Cosa è per te nella vita l’elemento fuoco?
Il fuoco è calore, è un camino acceso con amici e parenti intorno, è un falò d’estate, un focarazzo ipnotico d’inverno, è magia.
 
-Il vento spazza via le nuvole o porta la pioggia?
Il vento è imprevedibile: fa il buono e il cattivo tempo. È un amico quando si vuol veleggiare in una calda giornata estiva, ma il peggior nemico durante una buriana.
 
 -Chi ha più immaginazione è un fortunato o un illuso?
Chi ha immaginazione e curiosità ha tutti gli strumenti per diventare ciò che vuole e conquistare il mondo. Come diceva Stephen Hawking “noi viviamo in un universo strano e meraviglioso. Per poter comprendere la sua età, le sue dimensioni, la sua violenza e anche la sua bellezza dobbiamo compiere uno straordinario sforzo di immaginazione”. Senza questo sforzo restiamo bloccati, confinati nel nostro piccolo orticello, confortevole, ma limitato.
 
 -Sei una professionista del marketing. Ci daresti qualche consiglio per vendere qualche libro in più?
Le logiche che dominano il settore dell’editoria sono spietate e il momento storico ed economico complesso. Per gli esordienti è davvero difficile emergere e farsi notare. Credo che il modo migliore è far conoscere gli autori con presentazioni e, ora che non è possibile organizzare eventi, sfruttare al massimo i social. Creare stories e contenuti di qualità. Se si pubblicano spunti interessanti con continuità, si creerà un pubblico spontaneamente che comincerà ad aspettare quei contenuti e comprerà i libri di quell'autore a cui si è affezionato.
 
-Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Diventare una vera scrittrice. Sono solo agli inizi e credo che io debba fare molta strada.
 
-Spazio aperto (libera l’immaginazione e scrivi ciò che vuoi)…
Vi riporto due citazioni che in questi tempi in cui si parla molto di limitazioni e di libertà mi hanno fatto riflettere
“Esercitare liberamente il proprio ingegno, ecco la vera felicità”.
(Aristotele)
 “Creare è dare una forma al proprio destino”.
(Albert Camus)
 Spero tanto che in questo momento così difficile, triste e buio della storia dell’umanità tutti si concentrino non su cosa si è perso, ma su cosa possiamo fare e creare con le nuove condizioni in cui siamo costretti a vivere e convivere.

 

 

 


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