"Aknesi" quando un libro è un auto-aiuto.

 

Dopo aver ricevuto le note biografiche del protagonista di oggi ho riflettuto allungo su come la vita sia ingiusta per tanti. Non parlo di problemi importanti che spesso sono dietro la porta del vicino, o in casa nostra, difficoltà serie e a volte drammatiche ma in questo caso parliamo di guerra. 

Elbasan Mahameti a soli otto anni, assieme alla sua famiglia, è stato costretto, con la forza tanto per capirci, a lasciare la propria casa in Kosovo, prima di vivere in un campo profughi in Albania e poi raggiungere l’Italia. Non stiamo parlando di cento anni fa ma degli anni ’90 in seguito alla tragica guerra dei Balcani. La vita di Elbasan non è stata semplice neppure in Italia, ma in questa sede, augurando il meglio al nostro autore, proviamo ad essere propositivi e ottimisti, concentrandoci sul suo ultimo lavoro. “ Aknesi- La favola dei cattivi” . 

-Ciao Elbasan, oggi, come stai?
Mi sento graziato dalla vita e non solo perché ho visto una guerra che ora posso raccontare. Durante l’adolescenza mi sono dato agli eccessi e tendevo ad avere un atteggiamento auto-distruttivo come tutte le persone che sceglievo di avere come amici. Quando la tua “cerchia” fa determinate cose negative quelle cose diventano normalità. Io me sono uscito fuori totalmente illeso o quasi.

-Da allora sei mai tornato nel  tuo Kosovo? Certamente, dal 2000 una quindicina di volte. C’è una bellissima frase che descrive in poche parole il clima che si respira nella Repubblica del Kosovo: “La guerra è finita ma la pace non è mai iniziata”. Nonostante i progressi si è lavorato poco per normalizzare i rapporti serbo-kosovari e attenuare l’odio reciproco tra i due popoli.

-Il tuo primo libro “Aknesi”, lo definisci di auto-aiuto. Perché?
Perché inizialmente doveva essere un manuale contenente consigli per chi cercasse aiuto. È proprio questa la cosa più difficile: cercare aiuto. Personalmente non ho dato alcun credito alle parole dello psicologo che mi hanno costretto a frequentare, è stato molto più facile aprirmi ad un libro.

-Descrivi brevemente la trama, non svelarci il finale !!! 
“Aknesi”; parla di un ragazzo che si ritrova a vivere una vita passata dove deve perdonare qualcosa che lo tormenta fisicamente in questa vita. Aknesi è un libro che non saprei in che genere collocarlo, se avventura, fantasy o saggistica perché è tutto questo.

-Perché si arriva a farsi del male?
Perché l’umano è una creatura bellissima che cerca perennemente di compensare il male che crede di aver fatto. Alla base di ogni gesto auto-distruttivo c’è il “senso di colpa” che richiede punizione. Un senso di colpa può scaturire da una sciocchezza e pesare come un macigno.

-Qual è il tuo sogno nel cassetto?
A livello professionale realizzare film italiani che siano competitivi con quelli hollywoodiani. A livello privato metter su famiglia.

-Hai la passione per il giornalismo. Chi è il “collega” che ammiri di più?
Silvio Malvolti, è direttore di Buonenotizie.it, il primo in Italia ad aver creato un giornale che sforna unicamente notizie con possibili soluzioni. Ha avuto il coraggio di puntare a un giornalismo onesto che non causa stress e inutili ansie in chi legge. Al contrario sono articoli che danno speranza e spesso gioia.

-Stai già scrivendo un altro libro?
Sto scrivendo altri libri, uno su Wattpad che aggiorno settimanalmente e uno tengo in riservo per una casa editrice locale. Praticamente tra articoli e storie scrivo quotidianamente e mi piace.

-Perché hai deciso di offrire su Wattpad gratuitamente “Aknesi”?
Perché non sono nessuno e voglio acquisire credibilità. Il mio compito non è di certo guadagnare con il mio primo libro, voglio farmi conoscere e constatare se piaccio o meno. Per ora ho avuto molti feedback positivi e ne sono veramente felice.

Oggi Elbasan è più sereno e scrive proprio su “Buonenotizie.it”, interessante l’ultimo articolo pubblicato “C’è vita su Venere?...” , da leggere tutto d’un fiato, dopo avergli augurato buona fortuna ! 


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