Un amore scottante...

 

Giovanissima ma già con le idee chiare. Paola Barone, nonostante la sua giovane età e gli impegni professionali, ha già scritto un romanzo e in procinto di produrre il sequel e non si pone limiti su dove potrà arrivare. “Amami ancora – come tutto ebbe inizio” tratta un tema delicato, tante volte scottante, quello dell’amore tra un insegnante e l’allieva. Scopriamo insieme, facciamoci raccontare dall'autrice, questo amore delicato, puro…

 -Ciao Paola, parlaci un po’ di te…
Salve, mi chiamo Paola Barone, ho 22 anni e frequento Scienze e Tecniche Psicologiche all'università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Sono una persona molto semplice, amo scrivere e leggere, soprattutto generi romantici. Giornalmente, quando libero la mente dagli impegni universitari mi guardo intorno cercando di cogliere qualsiasi dettaglio che possa portarmi all'ispirazione per scrivere.
 
-La tua passione per la scrittura è nata qualche anno fa. C’è stato un momento, un episodio, un luogo che ha fatto scattare in te questa scintilla?
La mia passione per la scrittura è nata nel 2015, in quel periodo stavo vivendo un momento un po’ buio e spento, ero in cerca di risposte, di certezze, ma avevo anche il desiderio di staccarmi dalla realtà, di vivere qualcosa di diverso, di creare un mondo mio, ma non avrei mai pensato di poterlo fare attraverso la scrittura. La scintilla è scattata in una mattinata scolastica al liceo, ero in classe ad ascoltare una lezione di Matematica quando il professore ha chiamato una ragazza alla lavagna. Attraverso questo piccolo dettaglio, che può sembrare futile, mi si è aperto un mondo, da quel momento ho iniziato a scrivere senza fermarmi. La cosa più bella è che non ho programmato nulla nemmeno durante la creazione del romanzo, è stato tutto naturale, come se non avessi aspettato altro da quel momento, era già tutto nella mia mente, avevo solo bisogno di farlo uscire.
 
-A proposito di scintilla “Amami ancora –come tutto ebbe inizio” il tema dominate è l’amore. Che rapporto hai con questo sentimento?
Per me l’amore è un sentimento puro, il centro del mio mondo, sono una persona molto romantica e pacifica, alla ricerca di continue emozioni e vibrazioni. Personalmente, una vita senza amore è come privare una madre del proprio figlio.
 
-I protagonisti del tuo romanzo sono un prof e una sua allieva. E’ un amore “sano” tra cento virgolette?
È un amore difficile, complicato, quasi impossibile e raro, che porta entrambi i protagonisti a
soffrire, ad allontanarsi per poi riappacificarsi, ma non è assolutamente un sentimento insano.
 
-Nella copertina un uomo e una donna si abbracciano guardando il mare, un tramonto. Cosa pensano?
Ho voluto questa copertina con l’intento di trasmettere ai lettori una sensazione di purezza, di pace e di silenzio, infatti, i protagonisti guardano il mare e il tramonto mentre sono avvolti in un dolce e delicato abbraccio. Entrambi pensano al loro sentimento, e anche se non sanno a cosa vadano incontro, ci saranno sempre l’uno per l’altra.
 
-Che riscontro hai avuto dai tuoi lettori?
Un riscontro molto positivo, il libro è piaciuto sia ai giovani che agli adulti.
-Qual è la recensione più bella che hai ricevuto? E la più brutta ( se c’è stata)?
Le recensioni più belle che ho ricevuto sono state due. Nella prima mi sono stati fatti i complimenti per la realizzazione del libro, soprattutto per la mia giovane età. Nella seconda, una lettrice coetanea mi ha detto di essersi emozionata leggendo la storia, e che le era piaciuta molto anche perché raccontavo una cosa nuova.
 
-A cosa stai lavorando adesso? C’è un seguito alla storia?
Si, sto lavorando al sequel di questa storia, lo sto realizzando con calma, quando gli elementi principali sono la creatività, la fantasia e l’ispirazione non bisogna correre, deve avvenire tutto naturale.
-Cosa vuoi fare da “grande”?
Per il mio futuro lavorativo mi sto impegnando per diventare una Psicologa, amo il contatto con le persone, ascoltarle e essere in grado di poterle aiutare mi fa sentire realizzata e in pace con me stessa.
 
-Spazio aperto per dediche, pensieri,…scrivi ciò che vuoi…
Voglio ringraziare i miei parenti, perché sono stati i primi a leggere il mio libro e ad appoggiarmi. Il mio fidanzato, perché dopo aver letto il primo libro mi ha sempre appoggiata e spronata a scrivere un sequel.

 


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