"Le donne del fiume" di Tala Masca
Siamo i Sardegna, tra realtà e mitologia, tra streghe malvagie e …
Il mio pseudonimo è legato alla collana sui vampiri di Anne Rice. Posso aggiungere che me lo porto dietro da tanti anni che non riuscirei più a separarmene, soprattutto relativamente alla mia produzione letteraria.
É solo uno stato d’animo, inevitabilmente legato al contesto in cui si vive.
No, sono Tamara e Tentadòri. Loro due si sveleranno nel romanzo. Io invece non nascondo niente, talvolta mi limito a omettere.
Tutti. La coppia in copertina. Un uomo che cova un dolore e un potere latenti. Una giovane donna innamorata e sola. Una serie di persone che nel passato hanno creato molti tormenti. Una donna ammaliante considerata pericolosa. E la Forra del Diavolo. Sono convinta che in ogni romanzo ogni personaggio debba avere un’identità e fare storia a sé, ma trattandosi di un mistery non posso rivelare troppo di ognuno di loro.
Potrebbe non esserci alcuna differenza tra le due cose.
Non mi stai chiedendo di farti spoiler, vero? ;)
Finora ho ottenuto splendide recensioni e questo mi rende felice. Sono un’emergente, inutile spiegare quanto questo presupponga mille difficoltà. La frustrazione di certi momenti viene sostituita però da tante piccole soddisfazioni e gratifiche che danno nuova curiosità e ripristinano la fiducia. Siamo qui per provarci, tutti.
Senza falsa modestia posso dire che tutte sono belle, ma questa a seguire forse è una delle più corte e complete: “Tala Masca gioca col compromesso e col pregiudizio catapultando il lettore in un mistery ambientato nella Sardegna che solo pochi conoscono, quella avvolta dalla leggenda e che ci si deve sedere per ascoltare, che bisogna chiudere gli occhi per sentir arrivare lei, questa donna affascinante che ammalia gli uomini e indigna le donne al suo incedere. Ma cosa nasconde tanto fascino? Dove ci porta questo incedere? Gli elementi ci sono davvero tutti: il conflitto tra passato e presente, la storia d’amore che non sfiorisce, la leggenda e le credenze popolari, la voglia di scoprire qualcosa che mai ci potremmo immaginare si nasconda dietro e oltre, laddove col passo veloce non avevamo guardato. Tala Masca è un’autrice sensibile, a tratti poetica e di sicuro intrigante, e leggerla è un piacere e anche un modo per imparare. Davvero un romanzo che definirei una perla in un mare, quello sardo, che la porta in superficie per raccontarci qualcosa di originale. Assolutamente consigliato. “
Può darsi :)
Giorgia sogna una fine definitiva della crisi, Tala Masca di poter continuare a esistere.
Credo di aver già rivelato abbastanza del romanzo e di me stessa; piuttosto, vorrei sapere in cosa credete tutti voi: se l’amore assoluto può esistere, se nella fede e nel trascendente c’è completa libertà, e se questa presuppone dei limiti. Mi piacerebbe leggere ogni vostra risposta nelle recensioni che lascerete al mio libro.
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